07 Apr La ricerca della felicità ed il Benessere Psicologico
La ricerca della felicità ed il funzionamento psicologico ottimale

Qualche tempo fa ho rivisto il film di Gabriele Muccino: La ricerca della felicità.
Devo dire che, fin dall’inizio, la visione del film La ricerca della felicità, ha stimolato emozioni di angoscia ed inquietudine.
La domanda che mi ha accompagnata per tutta la visione del film è stata: ma questa storia è vera?
Ma davvero un uomo, un padre, può accettare di dormire con il suo bimbo in un bagno della metro o in un dormitorio?
Come ha fatto quest’uomo a mantenere la stima di sè, la costanza, la temperanza e tutte quelle qualità che ci vogliono per essere un buon lavoratore, un bravo studente e un buon genitore?
Come ha fatto, nonostante tutte le terribili avversità, a diventare un uomo di successo?
Questa è la domanda alla quale risponderò nel corso di questo post:
Come ha fatto Chris a mantenere la strada dritta, a raggiungere i suoi obiettivi e la sua felicità?
Chris Gardner non ha perso la testa. E la domanda secondo me fondamentale, non è come abbia fatto a diventare ricco e felice, ma come abbia fatto a non avvilirsi e svilirsi, a non mollare tutto, a non abbandonare il figlio e a credere ancora nel futuro e nei suoi progetti!
Ho pensato: quest’uomo deve avere avuto una grande madre ed un gran padre che attraverso il loro amore e sostegno sono riusciti a dare avvio a quel processo di sviluppo della potenzialità creativa innata di cui parla D.W. Winnicott.
Ho letto il libro per capirne di più.
Con mia somma sorpresa, ho scoperto che l’autore, il protagonista del film, ha avuto una vita disgraziata: abbandonato dal padre che ha conosciuto solo sulla soglia dei 40 anni, tra separazioni traumatiche dalla figura materna e violenze fisiche estreme ad opera del patrigno, non manca neanche la violenza sessuale in adolescenza, ad opera di uno sconosciuto.
La madre di Chris ed altre figure significative della sua vita hanno avuto sicuramente un ruolo cruciale nella formazione del carattere e nella strutturazione del suo Sè. Lo stesso autore riconosce il sostegno e l’impulso evolutivo offerto dalla madre e alcuni zii. (leggi questo articolo per capire come incrementare la resilienza)
#1 Allora come ha fatto Chris Gardner?
Attraversiamo la vita di Chris Gardner, così come raccontata nel libro, tenendo alla mente il modello del funzionamento psicologico ottimale (o modello del benessere psicologico) a 6 dimensioni proposto da C. Ryff:
- Autoaccettazione
- Relazioni positive con gli altri
- Autonomia
- Padronanza Ambientale
- Scopo nella vita
- Crescita Personale
(vai qui per andare alla tabella di sintesi esplicativa delle dimensioni).
Scopriamo che il protagonista della storia possiede un buon livello di funzionamento per tutte queste dimensioni anche se, naturalmente, con livelli di oscillazione verso il polo più basso o più alto a seconda anche delle fasi di vita e delle circostanze esterne.
Si può dire che in molti momenti della sua vita Chris Gardner non fosse felice e non vivesse in una situazione di benessere psicologico e sociale ma possiamo sicuramente affermare che il suo funzionamento psicologico fosse ottimale e adattivo alla situazione.
Chris non si arrende e con la sua costanza, temperanza, resilienza e grazie al suo funzionamento psicologico ottimale riesce a raggiungere il suo obiettivo: dare significato e valore alla propria esistenza, sfruttare la sua intelligenza e capovolgere la sua situazione di partenza.
#2 Cosa impariamo dall’esperienza di Chris?
Ho scelto di raccontarti questa storia perchè mi sembra calzi a pennello nella serie di articoli e riflessioni sulla felicità ed il benessere psicologico portate avanti fin qui in questo blog. Segui questo link se sei curioso di leggere gli altri articoli sulla felicità!
Attraverso il racconto di questa vita e grazie al contributo della psicologia, puoi comprendere quanto la felicità, il benessere psicologico e la salute psicologica siano aspetti della vita fondamentalmente e profondamente diversi ma strettamente intrecciati!
Puoi vivere una fase della tua vita in circostanze esterne avverse e molto negative, puoi non essere soddisfatto di te stesso e della tua vita, puoi viverti e considerarti come infeliceed avere un basso livello di salute psicologica ma la cosa fondamentale riguarda il tuo funzionamento psicologico: coltivalo, prenditene cura anche ricorrendo ad un aiuto specialistico, fai in modo di raggiungere un funzionamento psicologico ottimale perchè è questo che ti consentirà, ad un certo punto della tua vita, di sentire che la tua vita ha un senso e che vale la pena di essere vissuta!
Buona Salute
Eleonora Vivo
Rif. Bibliografici
Davis, Wallbridge: Introduzione all’opera di Winnicott. 1984. Psycho.
C. Gardner. La ricerca della felicità. Fandango Tascabili.
C. Ryff, M. Keyes, 1995; The Structure of well-being. Journal of Personality and Social Psycology. Vol 69, No 4, 719-727.
No Comments