
12 Gen FELICITA’ O BENESSERE PSICOLOGICO? Parte 1
Considerazioni preliminari sulla felicità ed il benessere psicologico
Nel mio precedente articolo “La felicità è tutto?” sono arrivata alla conclusione che le parole felicità e benessere psicologico, così come oggi vengono proposte, rimandano ad uno stesso significato. Entrambe infatti si riferiscono al grado di soddisfazione per la propria condizione ed, in generale, per la propria vita. (Vai qui per rileggere “La felicità è tutto?”).
Oggi la conclusione diventa il punto di partenza di nuove riflessioni alle quali spero vorrai aggiungere un tuo contributo personale.
Voglio quindi provare assieme a te a dare una risposta alla seguente domanda:
- Come mai esistono due parole, felicità e benessere psicologico, per riferirsi allo stesso aspetto della vita?
#1 Felicità e benessere psicologico: ridondanza del linguaggio o differenza?
Qualche anno fa, durante un convegno, ho avuto l’occasione di ascoltare l’intervento di Aldo Masullo, uno dei più importanti filosofi italiani. A proposito dell’essenza sociale dell’essere umano, il filosofo ci indusse a riflettere sulla frase aristotelica “l’uomo è animale sociale e comunitario”.
Ma la cosa importante che disse è: perchè Aristotele usa queste due parole, sociale e comunitario? Avrebbe potuto usarne una sola! Invece no. Le usa entrambe. E le usa entrambe perchè si riferiscono a sfumature differenti ed importanti della stessa esperienza umana.
Cosa accade se trasferiamo questa modalità di pensare all’uso del linguaggio alle parole felicità e benessere psicologico?
Accade che non siamo più convinti che la felicità ed il benessere psicologico abbiano il medesimo significato così come invece la precedente analisi ci aveva indotti a pensare.
Al di là della psicologia e della filosofia e di qualsiasi altra scienza umana, cos’è la felicitàper le persone reali?
E’ questo ciò che mi interessa. Cosa sia per te la felicità.
Cercando #felicità su twitter ti rendi conto che le persone utilizzano questa parola, felicità, per qualsiasi cosa: l’ultimo acquisto fatto, l’abbraccio di tuo figlio, una soddisfazione lavorativa, amare il proprio lavoro, essere amati da qualcuno. Si va dall’emozione positiva dell’attimo presente a qualcosa di più stabile e duraturo nel tempo. Sempre però, la felicità appare come qualcosa da mostrare al mondo intero, da ricercare, da inseguire.
Qualcosa che sta da qualche parte nel mondo.
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