CHE COS’E’ LA DEPRESSIONE?

CHE COS’E’ LA DEPRESSIONE?

Il termine depressione è diventato di uso molto comune per descrivere un proprio stato d’animo caratterizzato dal sentirsi giù di corda, molto triste e scoraggiato. Quante volte ci alziamo al mattino senza voglia di far nulla, di malumore e con atteggiamento pessimistico? Un’esperienza che più volte nella vita sperimentiamo e che può essere causata, ad esempio, da esperienze lavorative negative, da un litigio con una persona cara o da altre tipologie di problemi esistenziali e relazionali.

Tuttavia non basta questo quadro emotivo per poter diagnosticare una depressione vera e propria, quello cioè che nel gergo specialistico definiamo disturbo depressivo.

Possiamo definire la depressione come una condizione della mente caratterizzata solitamente dai seguenti sintomi:

  • perdita di energia;
  • aumento o diminuzione nell’appetito;
  • aumento o diminuzione del sonno;
  • ansia;
  • ridotta concentrazione;
  • indecisione;
  • irrequietezza;
  • senso d’inutilità;
  • senso di colpa;
  • disperazione;
  • pensieri di autolesionismo o di suicidio.

Non esiste un solo tipo di depressione. Possiamo parlare di un insieme disturbi, definiti disturbi depressivi, tra cui quello forse più conosciuto e più diffuso nell’immaginario collettivo è l’episodio di depressivo maggiore in cui per almeno due settimane di seguito e per la maggior parte della giornata, si verifica una forte impossibilità nel condurre normalmente la propria vita, nell’andare a lavoro, nell’occuparsi di sé e della cura della propria persona con ovviamente umore depresso e una marcata diminuzione di interesse in attività prima considerate piacevoli e tutti i sintomi classici della depressione che ho descritto in elenco. Ma abbiamo anche il disturbo depressivo persistente, quella che magari nel gergo popolare viene definita depressione cronica, che possiede tutte le caratteristiche dell’episodio depressivo maggiore con sintomi meno invalidanti dal punto di vista sociale e lavorativo ma con una durata più lunga nel tempo.

Ovviamente una persona che presenta un episodio depressivo maggiore può diventare cronicamente depressa così come una persona che presenta i sintomi del disturbo cronico può, in certe fasi, sperimentare un episodio maggiore. Abbiamo poi la depressione post-partum, che si verifica entro 4 settimane dal parto o il disturbo depressivo che si associa ad un’altra condizione medica come una patologia cardiovascolare o tumorale ad esempio.

Come si cura la depressione?

Così come non è possibile parlare di un solo tipo di depressione, allo stesso modo non si può parlare di un unico trattamento.

Molto dipende dalla gravità e serietà dei sintomi, dalla valutazione del rischio suicidio, dalle risorse del paziente e dalla sua capacità di resistere e reagire alle avversità. Tutti aspetti che vanno valutati con cura e attenzione da parte dello psicologo.

Ci sono quindi dei casi in cui è possibile affrontare il problema con la psicoterapia ma ci sono poi quei casi che vanno necessariamente seguiti in collaborazione con lo psichiatra perché necessitano di una terapia farmacologica oppure quelle forme che invece sono resistenti al trattamento farmacologico proprio perché strutturatesi nel tempo come disturbo integrato nella personalità.

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Buona Salute

Eleonora Vivo

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